L’annata 2014 alla Maliosa: come la ricordo

Il vino, tra le specificità straordinarie ed uniche, possiede la misura del tempo, quello che scorre o che ci scorre via e quello che rimane testimone del passato. Proprio per questo proviamo, con il vino appena svinato, a ripercorrere la stagione 2014 alla Maliosa anche con l’aiuto dei dati meteo messi a disposizione dalle Terme di Saturnia.

la grande quercia

Ho da sempre prestato attenzione alle condizioni agro climatiche, anche attraverso dei monitoraggi con attrezzatura meccanica, per oltre venti anni. Ma un anno cosi ‘speciale’ non l’avevo ancora visto; ricordo il 1977, senza sole ed umidissimo, e quest’anno ancora diverso: non c’è mai uguaglianza, pensate che bellezza! I punti salenti del 2014: anno senza estate, maggio promettente poi giugno con 94 mm di pioggia, luglio con 14 giorni di pioggia e 137 mm, agosto inesistente e ancora tantissima pioggia, settembre da dimenticare, ottobre alluvione e drammi in Maremma.

Ed ecco la nostra difesa verso i patogeni obbligati, oidio e peronospora, realizzata con atomizzatore meccanico e con pompa zaino a propulsione elettrica. I consumi effettivi di agro farmaci riferiti all’ettaro sono stati i seguenti: rame  2,548 kg ; zolfo polverulento: 39,70 kg; zolfo bagnabile: 15,68 kg .

Sono risultati  positivi, direi  straordinari ed abbiamo anche definitivamente dimostrato che si possono controllare le patologie del vigneto biodinamico con prodotti non pericolosi in dosi contenute; inoltre originale è risultato il confronto irroratrice meccanica e pompa a spalla elettrica: quest’ultima ha consentito un trattamento più mirato ed un minor consumo di agro farmaci del 55%(parliamo di artigianato, ovviamente ).

Con la caparbietà che mi accompagna spesso, abbiamo ‘serrato le file’, evitato ogni passaggio meccanico nei filari e dato fiato “all’uomo nella vigna”; percorrendola per pettinarla, difenderla, levar la foglia inutile, preparare i grappoli. E poi la raccolta con quattro passaggi vendemmiali e soprattutto un rigore di selezione tra grappoli e nel grappolo che rasenta anche costi inaccettabili. Ma abbiamo sorriso solo dopo quando il vino alla svinatura ha mostrato che era necessario fare così: parleremo di queste emozioni appena il vino avrà completamente ‘lasciato’ il ricordo dell’uva per avviarsi a vita propria.

E mi viene in mente Cesare Pavese con il passo “non abbiamo che questa virtù: cominciare ogni giorno la vita davanti alla terra, sotto un cielo che tace, attendendo un risveglio”. Musica per la mente e per il corpo, per provare ancora a vivere.

Lorenzo Corino

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Commento su "L’annata 2014 alla Maliosa: come la ricordo"

[…] un clima difficile per piogge record e basse temperature, si vendemmia per quasi un mese. Lorenzo Corino a ottobre si pronuncia affermando la sua soddisfazione per i risultati ottenuti. A ottobre iniziamo la raccolta delle […]

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