
L’azienda è situata in un territorio prevalentemente boschivo a limitata azione antropica, sia abitativa che agricola per decine di chilometri. Una precisa scelta adottata fin dall’inizio per rispettare al massimo il paesaggio e l’ambiente naturale accrescendo la salubrità e la qualità dei prodotti.
L’obiettivo agricolo colturale è rivolto principalmente al terreno: valorizzazione della sostanza organica, miglioramento della sua struttura e conservazione della regolare disponibilità idrica.
La gestione agricola, basata su un’agricoltura biodinamica a ciclo completamente vegetale (METODO CORINO, brevetto depositato), limita gli interventi meccanici e utilizza coperture vegetali prodotte in azienda.
Dal 2013 si è avviata la collaborazione tra La Maliosa ed il CREA-ABP, Centro di Ricerca per l’Agrobiologia e la Pedologia di Firenze per lo studio del QBS (Qualità Biologica del Suolo) sui terreni aziendali.
Dal 2014 INDACO2, spin-off dell’Università di Siena che svolge attività di ricerca e sviluppo in tema di valutazione e monitoraggio ambientale, ha realizzato uno studio che misura la sostenibilità e il carbon footprint della Fattoria La Maliosa. Il risultato, ben descritto nelle infografiche di questa sezione, dimostra che l’ecosistema della Fattoria La Maliosa assorbe 100 volte più anidride carbonica di quanta ne viene emessa da tutti i suoi processi produttivi; ciò che più incide positivamente in questo risultato sono l’estensione boschiva e la presenza di impianti fotovoltaici.
La Fattoria La Maliosa, ad oggi, è la prima e tutt’ora unica azienda agricola a conduzione biodinamica in Italia ad aver misurato la propria impronta ecologica.
Le certificazioni ottenute dall’azienda dimostrano la volontà di trasparenza verso i processi produttivi aziendali, rivolti ad un consumatore consapevole.
Nel 2010 l’azienda ha ottenuto la certificazione BioUe.