8.45 Ho raggiunto Antonella sotto casa.
Si parte. Ci lasciamo alle spalle una Milano piovosa che non si arrende alla primavera. Non sono mai stata in Maremma, se non di passaggio. Non sono mai stata alla Fattoria La Maliosa.
Erano ormai mesi, che con Antonella Manuli, Dominique Mosca e Enrico Bachechi si cercava di organizzare, ma con i ritmi milanesi non è stato facile.
Nel frattempo avevo ascoltato i racconti, uploddato le immagini su Flickr, immaginato attraverso le parole dell’intero team che si occupa di questa realtà preziosa.
Attraversiamo i nuvoloni neri sulla Cisa con molto ottimismo, corriamo attraverso una tempesta, racontandoci di quanto guardando fuori e dicendoci come sarebbe bello che tutti gli italiani s’innamorassero di nuovo della loro terra. Amore vuol dire rispetto, vuol dire cura, vuol dire emozioni da comunicare. Soprattutto a chi questa terra può solo visitarla e non viverla. Creare dei prodotti con il rispetto della nostra terra, in fondo, è veramente un modo per dire: portati a casa un pezzetto di questo sentimento.
Arriviamo in Maremma, mi dice Antonella che è normale ritrovare il sole, qui la tempesta va via veloce.
Quanto è vero: i colori sono saturi, i suoni leggeri e l’aria profuma dell’esplosione dei fiori.
Nella notte arriva la pioggia battente e i fulmini.
Domani torna il sole su Saturnia, e sulla Fattoria La Maliosa: è una certezza.
Paola Sucato aka ci_polla
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