L’operazione di smielatura alla Maliosa

Con l’estate è tornato il tempo della smielatura in Fattoria! Ma cosa significa esattamente “smielare”? E come si svolge quest’operazione? Jacopo, nostro assistente apicoltore, ci illustra tutte le fasi.

279

  • Recupero dei melari

Al momento della smielatura il miele deve essere secco e non ci deve essere umidità. Le api dopo aver deposto il miele chiudono le cellette che contengono acqua in una percentuale pari al 18%. Dopo ripetuti controlli visivi alle arnie si identificano quindi i melari pronti per essere smielati ovvero quelli con almeno il 75 % delle cellette opercolate dalle api con la cera.

imageimage (1)

  • Disopercolatura dei melari

Una volta in laboratorio i melari devono essere disopercolati ovvero deve essere tolta tutta la cera che chiude le cellette. Questa operazione si svolge sul banco disopercolatore con l’ausilio di coltello e forchetta da melario. In questo modo il telaino è pronto per essere inserito nello smielatore e si recupera la cera da opercoli che è la più pura e sarà reimpiegata nella fusione di nuovi fogli cerei.

image (7)

  • Smielatura e filtrazione

Quando 20 telaini sono stati disopercolati lo smielatore è pronto per il suo primo giro di smielatura. Questa macchina ruotando ad una velocità sostenuta permette al miele di fuoriuscire dalle cellette. Una volta raccolto, il miele viene travasato nel maturatore attraverso alcuni filtri meccanici composti da un colino in acciaio inox e da una retina a maglia fine. La filtratura è un’operazione necessaria per eliminare eventuali pezzi di cera, polline e altri corpi estranei.

image (5)

image (6)

  • Maturazione e decantazione

Dopo essere stato trasferito nel maturatore il miele riposa per una o massimo due settimane. La decantazione è invece la fase in cui il miele “matura”. Stoccato in recipienti di acciaio inox grazie ad un processo fisico naturale, il miele tende a purificarsi, e tutte le piccole particelle ancora presenti salgono a galla insieme all’aria che il miele aveva incorporato durante le precedenti manipolazioni. I residui più pesanti (polline, cera, ecc) invece si depositano sul fondo. Dopo questa fase il miele è pronto per l’invasettamento.

Jacopo vi ha raccontato i dettagli tecnici di questa operazione fondamentale per il passaggio del miele dall’arnia al vasetto e a breve ci racconterà di più della sua esperienza come “apprendista apicoltore” alla Maliosa!

Pubblica un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

certificazioni@2x
premi@2x