Luogo di sorprendente e struggente bellezza, casualmente indenne dai decenni della speculazione edilizia che hanno devastato i paesaggi italiani. La Maremma: dimenticata, quindi salva. Un luogo in cui capiti per caso, ma in cui vuoi tornare, che ti tira per la manica e da cui ti fai volentieri trattenere. Che ti stupisce ogni volta che torni, con i suoi paesaggi mozzafiato che spuntano dietro ogni curva. E ti fa sentire quella piccola fitta di nostalgia nel petto ogni volta che riparti. TUTTE le volte che riparti.
E ciò prima ancora di scoprire i tesori artistici, i paesini in cui si vive come in un’altra epoca, i cibi a KM zero cucinati in modo sopraffino da cuoche che hanno imparato dalle loro mamme e nonne. E poi, piccole cantine nascoste che a sorpresa esportano in Giappone e Stati Uniti, agriturismi di charme, ma anche servizi evoluti ai vertici del loro settore, come ristoranti stellati, terme, campi da golf. E poi, strade che si snodano nel silenzio e sembrano fatte per gli appassionati di ciclismo, percorsi a cavallo nella natura più selvaggia che possono durare ore come giorni.
Bene, cosa manca? Niente . La Maremma è un dono della natura, della storia e della cultura che ci ritroviamo senza averlo meritato e che possiamo solo cogliere ringraziando. Un dono che il mondo ci invidierebbe (se fosse messo al corrente della sua esistenza).
Ma la Maremma è oggi soprattutto un territorio in profonda sofferenza, che non si è mai veramente sviluppato durante gli anni del boom economico e che sta subendo più dolorosamente di altri una crisi di cui non si intravede la fine.
Che fare? Una cosa è certa: i maremmani amano visceralmente la loro terra, e si spendono in iniziative di ogni tipo per dibattere, discutere, commentare, proporre.
Da “maremmana acquisita”, osservo con simpatia questo subbuglio creativo. Chissà che non stia per nascere la Maremma del futuro? Ma per far nascere la nuova Maremma, quella di oggi deve avere il coraggio di guardarsi allo specchio e chiedersi: chi sono io? E cosa voglio fare da grande?
In attesa delle risposte, non si può che tifare per lei…
Commenti
0 Commenti su "Cos’è la Maremma?"