L’incontro in Maremma tra Lorenzo Corino e Antonella Manuli

Mi diverto molto a osservare Antonella e Lorenzo, mi scrutano e cercano di capire se posso essere una buona depositaria della loro visione.
Chiedo a Lorenzo, che è stato fino a dicembre Dirigente di Ricerca presso il Centro di Ricerca per l’Enologia di Asti, se conoscesse da tempo la Maremma e Saturnia
“Sapevo di Saturnia, ma non sapevo delle Terme. Me ne aveva parlato solo recentemente una collega. Prima dell’estate parto per Roma con la mia moto Guzzi California 2 e mi fermo in Maremma. Dormo ad Albinia, stanchissimo. Poi raggiungo a Roma la Sede Nazionale delle Ricerca per l’Agricoltura e dopo pranzo riparto.


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Ma mi era rimasta la curiosità di quel luogo: Saturnia.
Il cruscotto della mia moto segna 100.000 km quasi al mio arrivo, mi sorprendo per la coincidenza. Ceno a Saturnia in piazza e ricordo bene come si sentissero le Terme, ho pensato: questo è il mio posto, ci voglio tornare. Mi ricordo delle origini di mio nonno Narciso,il papà di mia mamma , maremmano da Monticello del Monte Amiata: un’altra coincidenza.
L’autunno corre, il vino è in cantina. A dicembre mi chiama Riccardo Albani amico e produttore di Casteggio.Oltrepo, che ho seguito fin dalla prima barbatella, mi chiede se può farmi chiamare da una persona che ha conosciuto. 
La telefonata di Antonella Manuli mi arriva poco dopo, mentre sono ad un convegno in Conegliano Veneto. Antonella è rapida, mi racconta della Fattoria La Maliosa e m’invita a Saturnia. Eccomi in viaggio verso Saturnia, in Maremma. Lo sapevo che ci sarei tornato.”

Lorenzo prosegue raccontandomi dei suoi quarant’anni come ricercatore nel mondo della viticoltura con un approccio ecosostenibile da sempre. Anche quando più di 30 anni fa i tempi erano molto diversi e lontani dalla consapevolezza odierna, da quando con le sue prime pubblicazioni sostenesse come fosse necessario essere aperti all’innovazione senza dimenticare la ricchezza dell’esperienza del passato.
Sul finire anni ’70 segue gli indirizzi del Prof.  Baggiolini : il suo pensiero quasi rivoluzionario ma giustamente scientifico lo affascina sulla responsabilità dell’agricoltura, arrivando al sostenibile ed organico.

sostenibilità

Infatti nel precedente periodo seguente il dopoguerra, si era esagerato con l’utilizzo della chimica, come se la terra fosse diventata un nemico più che una risorsa da rispettare.
Lorenzo si dichiara da sempre persona aperta e pronta a documentarsi, e a considerare le situazioni con un approccio ampio e articolato.
Rimango affascinata anch’io da tanta esperienza e princìpi, so che Lorenzo segnerà dei nuovi e preziosi percorsi per La Maliosa.

Paola Sucato aka ci_polla

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